MAX CASACCI

2020

Max Casacci

EARTHPHONIA

“Earthphonia” è un racconto visionario, un viaggio che interpreta la natura estraendo da essa melodie e ritmo. Si parte dall’aria, dagli uccelli e dalla biodiversità del Delta del Po – “Delta” – scivolando sull’acqua del torrente Cervo di Biella e sulla roccia di un’antica scogliera dell’isola di Gozo – “Watermemories” e “Ta’cenc” – sfociando nell’oceano – “Oceanbreath” – ascoltando sotto terra il suono delle radici di una foresta – “Roots Wide Web” – tuffandosi nei vulcani delle isole Eolie – “Strombolian Activity” – spiando le api nell’oscurità dell’alveare – “The Queen” – e, infine, planando sulle montagne – “Terre Alte”.

Alla parola scritta il compito di condurre il lettore, passo dopo passo, in un viaggio fisico e mentale che ispira cammini. Integra conoscenze, luoghi. Apre a sensazioni e pensieri, pone al centro la bellezza e la fragilità di mille mondi tutti differenti. Si inscrive pure, pienamente, nel solco delle nuove culture ambientaliste che attuano un vero e proprio ripensamento dell’idea di natura: luogo di contemplazione e spazio dell’anima, ma anche base per la sopravvivenza che pretende sostenibilità. Tra riflessione teorica e narrazione il libro apre a mille segreti. Intervistati dagli autori parlano contributors d’eccezione: Michelangelo Pistoletto, Mariasole Bianco, Stefano Mancuso, Carlo Petrini e Vasco Brondi.

Mario Tozzi oltre ad avere ispirato il brano “Strombolian Activity”, fornendone i suoni “vulcanici”, ha accettato di partecipare alla scrittura del libro, dando voce in prima persona agli ecosistemi. In una narrazione innovativa e appassionante tanto per i comuni lettori, quanto per i più esperti.  

Rumori e ambienti sonori vengono rielaborati in melodie, armonie, ritmi e orchestrazioni. È ambient music nel senso letterale del termine perché tutto ciò che suona è direttamente ricavato dalle registrazioni della natura senza alcun utilizzo di strumenti musicali.  È “conceptronica” nell’utilizzo della tecnologia al servizio di un’azione. La parola scritta del libro si integra con il suono per definire un immaginario che possa andare oltre l’esperienza quotidiana.

Non è il compositore a imporre la partitura, sono le note a sgorgare direttamente dagli ambienti naturali che guidano il processo creativo e indicano la strada da seguire. In “Earthphonia” il rapporto uomo-musica si ribalta e quello uomo-natura si avventura nella ricerca di un nuovo equilibrio.